Segnalazioni al CRIF: la guida completa, dalle tipologie alle conseguenze sull’accesso al credito

Il CRIF, o Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, è un sistema utilizzato dalle banche o altre istituzioni finanziarie per monitorare e condividere informazioni sui rischi creditizi dei loro clienti. Questo sistema gioca un ruolo fondamentale nella gestione del rischio di credito, fornendo dati preziosi sull’affidabilità creditizia dei clienti.
Qual è la funzione del CRIF?
Il CRIF raccoglie e analizza dati relativi ai prestiti, ai ritardi nei pagamenti, alle esposizioni eccessive e ad altre informazioni finanziarie. Le informazioni raccolte sono condivise tra gli operatori del settore del credito, consentendo loro di prendere decisioni informate sulle delibere di concessione dei prestiti. Nel momento in cui si accede al credito si viene automaticamente iscritti al CRIF. L’andamento positivo o negativo è conseguente alla regolarità di pagamento.
La segnalazione positiva riflette un regolare andamento dei pagamenti. La segnalazione negativa è indice di pagamenti non regolari o mancati pagamenti, situazione che indica un rischio di elevata insolvenza e criticità nei regolari rapporti.
Segnalazioni al CRIF: l’analisi CRIF sugli NPE
Dall’ultima analisi del CRIF sul mercato degli NPE (Non Performing Exposures) – prestiti o crediti che diventano problematici quando il debitore non rispetta i termini di pagamento, in generale considerati tali dopo 90 giorni di ritardo, rappresentando un rischio significativo per le banche – emerge che tra i settori più rischiosi rientrano il settore immobiliare e delle costruzioni, l’intrattenimento (alloggio, ristorazione) e il commercio.
Nel 2022, in ambito di procedure esecutive e concorsuali, sono stati iscritti più di 300.000 nuovi procedimenti, registrando un lieve incremento (+6,5%) trainato principalmente dalle procedure esecutive mobiliari, aumentate del 10% arrivando a quasi 266mila nuovi pignoramenti.
Ma quali sono le conseguenze di una segnalazione al CRIF?
Impatto delle segnalazioni al CRIF
Nel contesto finanziario, la presenza di segnalazioni negative nel sistema CRIIF può avere ha un impatto significativo sulla capacità di un individuo o di un’impresa di accedere al credito. Queste segnalazioni sono indicative di ritardi nei pagamenti, inadempienze, o di altri comportamenti che suggeriscono un elevato rischio creditizio.
La gestione attenta di queste segnalazioni è cruciale. Il primo passo nella gestione di una segnalazione negativa è verificare la sua correttezza. Errori o informazioni obsolete possono avere conseguenze ingiuste, quindi è importante che i clienti controllino attentamente le loro segnalazioni.
In caso di informazioni errate, è possibile o necessario richiedere una rettifica all’istituto che ha emesso la segnalazione.
Segnalazioni al CRIF: il ruolo dei consulenti finanziari
I consulenti finanziari svolgono un ruolo chiave nell’aiutare i clienti a navigare nel complesso mondo delle segnalazioni CRIF. La loro esperienza è fondamentale in diverse aree:
- Interpretazione delle segnalazioni: i consulenti forniscono assistenza nell’interpretazione delle segnalazioni CRIF, aiutando i clienti a comprendere le implicazioni di queste informazioni sulle loro finanze e sulla loro capacità di ottenere credito. Spesso, il linguaggio e i dettagli tecnici delle segnalazioni possono essere ostici per chi non è del settore, rendendo essenziale il ruolo di un esperto per la loro decodifica;
- Navigazione nel processo di correzione: i consulenti possono assistere i clienti nel processo di contestazione e correzione delle segnalazioni errate. Questo processo può essere complesso e richiedere una conoscenza approfondita delle procedure e dei regolamenti, rendendo inestimabile l’assistenza di un professionista qualificato.